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mercoledì 13 febbraio 2013

La presentazione del Sindaco Fabbri


Nel post di ieri http://vedo-vedo-vedo-e-prevedo-bilancio.html ho citato e criticato più volte la presentazione al bilancio fatta dal nostro Sindaco Alan Fabbri. Per completezza di informazione ho pensato bene di pubblicare integralmente l'intervento del sindaco, senza alcun commento, in modo che ciascuno di noi, possa farsi la propria idea.




Gentili consiglieri,
Quello che si è appena concluso è probabilmente stato uno degli anni più difficili della storia di Bondeno, segnato dal terremoto, che ha gravemente ferito il territorio e la popolazione del Comune di Bondeno. A quasi nove mesi dalla data del sisma le conseguenze permeano ancora la vita dei cittadini e l’amministrazione dell’Ente. Al sisma si aggiungono il protrarsi di una crisi internazionale che vede rallentare l’economia in tutta la zona Euro ed anche dati contrastanti su di una possibile ripresa.
Secondo gli analisti una fase di ripresa potrebbe iniziare nella seconda parte del 2013 o addirittura solo nel 2014.
La tenuta dei conti pubblici è ancora una volta, purtroppo, gravata dagli tagli ai trasferimenti agli enti pubblici ed anche da discutibili politiche fiscali che impongono ai sindaci un ruolo di “gabelliere”, a fronte di imposte, vedi l’Imu, che sono stabilite a monte e che finiscono in larga misura nelle casse dello Stato centrale.
In questo scenario, anche quest’anno Bondeno è riuscito ad arrivare all’appuntamento della presentazione del Bilancio di Previsione con una situazione di tenuta dei conti come accertato anche dal collegio dei revisori nella loro relazione. Relazione che ha dato il via libera alla discussione consigliare del documento finanziario.
Governare e programmare i conti di un ente locale in una fase di congiuntura economica prolungata, di rigore dei conti pubblici, di vincoli pesantissimi sulla finanza locale, in un quadro di insieme che presenta tantissime incognite, ed in una situazione di post-terremoto è senza ombra di dubbio un’esperienza difficilissima.


Ci troviamo a fronteggiare un dopo terremoto e questo basta per dire che rispettare alcuni dei vincoli richiesti dallo Stato centrale, è una sfida estremamente importante.

Dobbiamo garantire il funzionamento ordinario della macchina amministrativa, le esigenze dal lato degli investimenti comunque non collegati al sisma, la gestione e la programmazione futura sul territorio con gli strumenti urbanistici, il  welfare per le
fasce sociali più deboli e la fase della ricostruzione .
E’ una sfida che ci prepariamo ad affrontare guardando avanti. Sempre.
I numeri del terremoto sono quelli ormai noti: con ancora 1722 ordinanze di inagibilità, tra le quali abitazioni private, luoghi di culto, di ritrovo culturale e anche il nostro ospedale, del quale parlerò più avanti. Circa mille i cittadini ancora fuori dalle proprie case, i quali hanno trovato un domicilio attraverso il contributo per

autonoma sistemazione abitativa
in 300 dei casi totali.

Vorrei anche sottolineare il grande impegno nelle fasi immediatamente successive all’emergenza terremoto, ma anche nei lunghi mesi di assiduo lavoro trascorsi dopo il sisma, di tutti quanti si sono prodigati: Forze dell’ordine, Protezione civile, Vigili del fuoco, volontari arrivati da ogni dove; senza contare lo spirito di grande dignità con cui i concittadini matildei si sono distinti nell’affrontare l’emergenza; che ha significato per molti di loro la perdita di una casa, del lavoro, ed in qualche caso anche di persone care.
In questo scenario, nessuno ha fatto mancare la propria solidarietà e il proprio impegno, per un seppure parziale ritorno alla normalità.
Non meno importante è stato il lavoro dei nostri uffici, i quali hanno lavorato duramente, ben oltre l’orario quotidiano, per cercare di fornire un ascolto e un aiuto alle numerose persone, che si sono rivolte al municipio per risolvere una situazione difficile. Non è un caso che, anche grazie al puntuale disbrigo delle pratiche amministrative ed all’interpretazione delle ordinanze del commissario per l’emergenza terremoto, a Bondeno per primi si siano completate e trasmesse in regione alcune richieste di risarcimento danni. Le richieste di risarcimento si ricorda che devono essere effettuate entro i termini fissati dal commissario: fino al 30 marzo per le schede Aedes di tipo B, C ed E “leggere”; fino al 30 giugno per le Aedes di tipo E “pesante”.
La  ricostruzione imporrà inevitabilmente una revisione di tutto il programma che la Giunta aveva fatto per l’ultima parte della legislatura, ma diviene più che mai urgente dedicare importanti capitoli di spesa per la gestione di questa fase
ricostruttiva del territorio.
Sono stati impegnati 791.535,56 per il ripristino e il consolidamento dell’edilizia scolastica di cui 111.926,19 con risorse del comune.

L’Amministrazione ha deliberato poi con il parere positivo del Consiglio comunale,uno studio di fattibilità per circa 6milioni di euro, per la realizzazione di due, nuovescuole antisismiche. Le quali si andranno ad aggiungere alla costruzione prefabbricata realizzata a Pilastri, con il concorso della Regione. Un impegno forte per l’Amministrazione comunale a cui si farà fronte anche con la riduzione della spesa corrente dovuta all’indebitamento. E’ prevista infatti, una consistente operazione di estinzione mutui per oltre 2 milioni di euro con il ricavato dalla vendita della Zanluca.
Tale estinzione porterà il debito residuo del Comune dai 16milioni 39mila esistenti all’inizio della legislatura ai 15milioni272 mila alla fine di questo esercizio.
In particolare, presenteremo prossimamente a Scortichino la destinazione di un’importante donazione ricevuta dall’ente, che costituirà il finanziamento principale per la realizzazione della
nuova scuola primaria di Scortichino, che sorgerà sulla strada provinciale, vicina ad un’importante via di collegamento, valorizzando anche gli spazi verdi già presenti in paese. Nel progetto complessivo dell’opera parteciperà anche la locale parrocchia, per il trasferimento all’interno del nuovo plesso anche
della nuova scuola materna paritaria.
Prendere atto della sismicità del nostro territorio significa, per chi amministra e anche per i cittadini, prendere decisioni responsabili che vadano a modificare progressivamente le scelte edilizie dei prossimi anni. E, per questo, crediamo che anche lo studio riguardante il Psc, per il quale il Consiglio ha appena rinnovato
l’accordo intercomunale sull’Ufficio di Piano, dovrà tenere conto dei nuovi fenomeni riscontrati nel corso del 2012, per una gestione consapevole del territorio.
Accanto all’esigenza di avere plessi sicuri e antisismici, dobbiamo garantire anche i servizi fondamentali; come anche quelli culturali, sportivi, sociali, ricreativi.
In questo senso, riteniamo prioritario realizzare impianti che consentano ai nostri ragazzi di svolgere una sana pratica sportiva.
Confermiamo, quindi, la prossima realizzazione della nuova palestra temporanea che sorgerà nel contesto del centro sportivo Bihac, in sostituzione dell’edificio purtroppo abbattuto (poiché non recuperabile) in via Manzoni. Una nuova palestra, antisismica, con tutti i crismi della sicurezza e dell’efficienza, che si affiancherà nella zona Ovest di Bondeno al nuovo centro polifunzionale in corso d’opera su iniziativa della parrocchia: mi riferisco al Centro Maria Regina della Pace, per il quale il Comune ha stanziato nella parte investimenti 30mila euro per tre anni.
Altre priorità saranno i lavori che riguarderanno il Municipio, anch’esso lesionato dal sisma; il centro culturale 2000, sede di importanti manifestazioni nel corso dell’anno, ed ora sede di appoggio del Cup, per il quale stiamo cercando soluzioni condivise con l’Azienda sanitaria, in favore del cittadino.
Importanti edifici dal valore storico e patrimonio indiscutibile per il territorio sono anche la Rocca Possente, interessata in questi giorni dai lavori di messa in sicurezza, frutto di un accordo tra l’ente, il Ministero, la Soprintendenza e la Regione, con una prima tranche di interventi per circa 73mila euro, che serviranno non soltanto a
mettere in sicurezza e consolidare la struttura, ma saranno anche propedeutici al suo pieno recupero; per il quale l’intervento complessivo ammonterà ad un milione di euro, che il Comune cercherà di raccogliere anche tramite donazioni e finanziamenti
privati. Non va dimenticato anche l’importante contributo dei geologi ferraresi e dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna, i quali hanno prodotto un prezioso studio inerente alle caratteristiche geotecniche e sismiche delle zone di Stellata e di Santa Bianca. Documenti importanti ed anche obbligatori per poter procedere a
successivi progetti di recupero delle suddette aree e dei rispettivi monumenti.
Assieme alla Rocca Possente, non possiamo omettere dalla nostra lista di priorità anche il pieno recupero di Palazzo Mosti: gioiello architettonico del nostro patrimonio e sede di un’importante associazione che mantiene viva e dinamica la comunità di Pilastri.
Finora mi sono concentrato, doverosamente, sulla gestione del dopo-terremoto, che impegnerà inevitabilmente i prossimi anni per quanto concerne la nostra città e le sue frazioni. Ma rimangono anche gli interventi ordinari che, in ogni caso, verranno portati avanti.
Il bilancio 2013 del Comune si articola in:
14 milioni e 889mila euro di spese correnti;
7 milioni e 43mila euro di spese in conto capitale oltre a previsione di apporto di capitale privato per € 7 milioni e 836mila (project financing e contratto disponibilità);
11 milioni 130 mila euro di entrate tributarie;
1 milione 657mila euro di entrate da contributi e trasferimenti dallo Stato, dalla Regione (di cui 1.000.000 di trasferimento dalla Regione per emergenza sisma); ed infine 2 milioni e 965mila euro di entrate extratributarie.
Oggi più che mai, dato il perdurare della crisi, e la difficoltà riscontrata in vari momenti dalle famiglie di Bondeno, è necessario garantire le risorse affinché la crisi stessa sia affrontata fornendo strumenti di sostegno e di reinserimento lavorativo.
Sul fronte degli sgravi, si cercherà di tutelare le fasce più deboli di reddito, con una politica che sia di sostegno alle famiglie. Vengono, pertanto, confermati i rimborsi sulla Tares (la nuova tassa sui rifiuti varata dal governo), privilegiando la 
residenzialità storica

sul territorio nell’erogazione dei rimborsi. Un parametro, quello della residenzialità, che è stato inserito con voto unanime del Consiglio, anche nel nuovo regolamento per l’assegnazione degli alloggi di edilizia pubblica popolare. Recentemente applicato anche per i nuovi insediamenti abitativi in via Torricelli.

Prevediamo, quindi, l’esenzione dalla Tares nelle frazioni inferiori ai mille abitanti,per gli esercizi commerciali di vicinato. Una misura che vuole aggiungersi ad aliquote Imu calmierate

per alcune categorie: la prima casa, i terreni agricoli e i fabbricati strumentali, le attività produttive, commerciali ed i laboratori artigiani: grazie al blocco del rimborso dei mutui, trasferiamo a beneficio dei cittadini circa 1milione e 400mila euro in tre anni.

In direzione del reinserimento lavorativo va il rifinanziamento delle
“borse lavoro”che sono un modo per garantire un salario minimo, in una situazione difficile, affidando incarichi presso il nostro ente o presso le aziende che si renderanno disponibili ad assumere con questa modalità temporanea. La quale consente a chi vive situazioni di inoccupazione e conseguenti nuove forme di povertà, di rientrare in contatto con l’impresa e favorire possibilità di reinserimento nel mercato del lavoro.
Tuttavia, le sole “borse lavoro” non bastano a garantire un tenore di vita sufficiente alle famiglie in difficoltà del territorio. Ed ecco allora una sperimentazione per il cosiddetto “Progetto Lavoro”, che è stata tentata quest’anno con buoni esiti, e che ha visto una collaborazione tra i nostri Servizi sociali e l’Ufficio Start-Up della Lega Cooperativa, ed ha come obiettivo sondare il mercato del lavoro per individuare nuovi segmenti di occupazione duratura. Il target di riferimento resta quello più sensibile, fatto di donne sole con figli, ex casalinghe ed altre categorie svantaggiate secondo le statistiche del mercato del lavoro. Per le quali, però, possono aprirsi
interessanti opportunità nei settori delle pulizie, dei lavori agricoli, del piccolo giardinaggio, oppure nei lavori domestici, come baby-sitter, assistenza agli anziani, stiratura, cucina; o per impieghi come operai generici (anche per periodi di breve durata) e così via. L’elemento di forza è quello di costituire gruppi di lavoro,
adeguatamente formati, per rispondere alle mutevoli esigenze del mercato.
Un’altra modalità attraverso la quale stiamo cercando di affrontare il problema occupazionale è quella di gestire un percorso di lavoro temporaneo attraverso la pratica dei voucher, in collaborazione con un ente gestore di servizi, per piccoli interventi e che consentirà a giovani studenti e giovani disoccupati di adoperarsi per provvedere alla pulizia di strade, parcheggi e parchi pubblici del territorio. L’accordo con il nostro partner prevede che giovani studenti e in cerca di occupazione possano essere impiegati in lavori occasionali, di diverse tipologie. Principalmente nei settori della pulizia e del decoro urbano, delle manifestazioni, ed in situazioni di emergenza
e solidarietà.
In ogni caso, il Comune destinerà al capitolo delle agevolazioni e dei contributi per i servizi, per coloro che presenteranno domanda corredata da Isee, complessivi 480 mila euro; ripartiti in:
60mila euro per l’assistenza domiciliare;
45mila di contributi per la refezione scolastica;
13mila euro di contributi per il trasporto scolastico;
10mila euro di contributi per l’asilo,
25mila euro per il trasporto sociale,
30mila euro per la fornitura di pasti caldi ai soggetti fragili,
220mila euro di contributi per l’integrazione di un’area sensibile come quella degli anziani, diversamente abili e minori,
77mila euro per integrazioni rette nella nostra casa protetta.
Si aggiungono inoltre anche 40mila euro (fatto non scontato) ad un capitolo flessibile che abbiamo chiamato “fondo di solidarietà”, la cui destinazione verrà concertata con le parti anche in previsione di mutamenti assai rapidi della situazione socio-economica del paese
Gli interventi sul sociale, assieme a quelli finalizzati alla ricostruzione, sono probabilmente i due pilastri sui quali si snoderà la nostra azione amministrativa.
Ma non sono i soli.
Non dimentichiamo, più in generale, l’importante ruolo di consulenza svolto dai nostri uffici, all’indomani del terremoto e ancora oggi, per cercare di individuare nuove location per continuare l’attività produttiva, anche in presenza di capannoni
industriali giudicati inagibili, ed evitando una mobilità di queste attività produttive in altre zone.
Sempre in favore delle attività produttive, ma questa volta specificatamente per il commercio, dal bando della Legge regionale 41 arriveranno importanti contributi,
derivanti dalla partecipazione del Comune ai bandi provinciali: riteniamo doveroso, in un momento di contrazione delle risorse, attingere anche da fonti di finanziamento extra-comunali. E’ prevista nel 2013 l’erogazione di 157mila e 829 euro agli esercizi
commerciali che hanno realizzato investimenti ed innovazioni nella loro attività. Ciò grazie alla sinergia con gli investimenti effettuati dal Comune che ha realizzato interventi di sistemazione delle strade comunali adiacenti agli esercizi commerciali, l’estensione dell’impianto di pubblica illuminazione, l’installazione di distributori automatici di acqua, l’installazione del nuovo arredo urbano nei giardini di viale Pironi ed interventi di promozione del territorio. Spese che hanno contribuito a piazzare il Comune di Bondeno fra i primi nelle graduatorie per i centri commerciali naturali.
Da un secondo bando, rientrante nel plafond dei fondi comunitari Por-Fesr, scaduto il 15 settembre scorso, Bondeno riceverà 76mila e 700 euro per l’acquisto di venti strutture temporanee (tensostrutture o gazebo) da utilizzare per attività commerciali, che rimarranno nelle disponibilità pubbliche anche per futuri eventi.
Grande importanza viene rivestita dal settore dell’educazione e della formazione, ed approfitto di questo intervento per ricordare come anche Spazio 29 sia tornato pienamente funzionale, sotto la gestione dell’associazione di promozione sociale, La Locomotiva. Con i suoi tanti servizi, come il doposcuola ed Sos Family, con soluzioni flessibili alla portata delle famiglie, ed uno spazio sicuro in cui lasciare i propri ragazzi, nel quale sono comprese anche la ludoteca, l’Informagiovani, la sala prove per la musica ed altri spazi in coabitazione con la vicina biblioteca, con la quale si stanno sviluppando interessanti sinergie.
Le nostre scuole continueranno anche quest’anno il percorso di scambi con Dillingen, la nostra città “gemella” tedesca. Dall’11 al 18 marzo, alcune famiglie di Bondeno ospiteranno vari studenti tedeschi, mentre nel periodo compreso tra il 15 e il 22 aprile anche alcuni studenti del nostro liceo (per la precisione delle classi III) ricambieranno la visita, la quale mescola assieme aspetti didattici, di sviluppo di competenze linguistiche, ed anche di socializzazione di esperienze in campo internazionale.
Abbiamo anche chiuso, proprio in queste settimane, il bando di adesione al Servizio Civile, per il quale ci sono state numerose richieste di adesione, che i nostri uffici hanno vagliato procedendo alla definizione delle graduatorie, mettendo in campo altri validi giovani, che si metteranno per un anno al servizio del prossimo, in un’esperienza di vita di fondamentale importanza.
Per fronteggiare la migrazione degli studenti verso altri territori e sostenere un’offerta formativa che riteniamo essere di ottimo livello, per quanto riguarda l’istituto comprensivo Bonati, ed anche il Centro di Studi Superiore (che racchiude Liceo e Ipssc), anche quest’anno è stato profuso un enorme sforzo in fatto di trasporto scolastico.
Per il quale abbiamo ricevuto nell’anno scolastico in corso 215 domande. Con un servizio capillare, suddiviso in varie linee che coprono tutto il nostro vasto territorio comunale, e che vedono i nostri autobus percorrere circa 100mila chilometri all’anno, per un investimento di 200mila euro. In questo riassetto complessivo del trasporto è stata rivista anche la funzione della navetta, che è
tornata alla funzione per la quale era stata concepita inizialmente, percorrendo la tratta che collega la stazione dei treni al liceo, e viceversa.
Le prospettive di crescita del territorio sono sicuramente legate a filo doppio alle opportunità che avremo da giocarci nei prossimi anni. La possibilità di vedere realizzati in prospettiva i nuovi poli scolastici, la qualità dei servizi, ed anche le opportunità di occupazione sono variabili fondamentali.
Opportunità occupazionali che potrebbero ricevere un notevole beneficio se – come ci auguriamo tutti – darà i risultati attesi il lungo iter di riconversione dell’ area ex zuccherificio.
Una porzione di territorio di grande vastità, poco distante dal centro, che potrebbe fornire soluzioni ottimali ad attività imprenditoriali, ma anche in fatto abitativo e di valorizzazione di una nascente area verde.
L’ente, anche grazie al lavoro proficuo del Consiglio comunale, ha cercato di rendere più snello possibile il percorso di questa riconversione, votando ed accogliendo in tempi estremamente ristretti tutti gli atti necessari:
- La variazione all’ex Piano Regolatore;
- La votazione al Piano Particolareggiato;
- Ed infine trasmettendo celermente gli atti della Via (la Valutazione di Impatto Ambientale) alla Provincia, che è l’ente competente.
Accanto alla trattativa privata tra Finbieticola, che è la proprietaria dell’area, e l’investitore finale del progetto, il ruolo del Comune sarà in questa fase quello di convocare la Conferenza dei Servizi, a livello provinciale, per dare modo a tutti gli attori sociali coinvolti di presentare le proprie considerazioni nel merito del progetto. Dal quale, terminati i tempi previsti dalle normative vigenti, ci auguriamo possano derivare benefici per il territorio sul piano economico,occupazionale e di indotto.
Non meno importante, ma anzi centrale per il futuro del nostro territorio, è anche la necessità di vedere riconfermato nei fatti il progetto di riorganizzazione dei servizi sociosanitari dell’Alto Ferrarese.
Dal quale derivava per il nostro ospedale la possibilità di agire in modo sinergico con il più vicino ospedale per acuti, vale a dire Cento, visto anche lo scostamento dei servizi da Ferrara al nuovo Polo di Cona.
Da quel progetto derivava un potenziamento dell’offerta sia in termini di servizi, che di personale; una parte del quale formato ad hoc, come nel caso del casemanager del Punto di prima accoglienza. Il quale doveva rappresentare la figura centrale per la presa in carico del paziente, in percorsi diagnostici e assistenziali
protetti e complessi.
Nel progetto, come fu concepito nel febbraio di un anno fa, dovevano essere contemplati aumenti orari dei servizi esistenti (per 35-36 ore complessive):
- Con un potenziamento del servizio di cardiologia;
- Un aumento dell’offerta oculistica (41 ore, 14 in più rispetto al precedente assetto);
- L’introduzione del servizio di neurologia;
- Ed ancora, servizi di endocrinologia, ginecologia, reumatologia, oncologia, ed altre specialità ambulatoriali.
L’elemento di forza di questo progetto era certamente l’anello di raccordo che si sarebbe venuto a consolidare con l’ospedale Santissima Annunziata di Cento, il potenziamento di possibilità dettate dal coinvolgimento dei medici di medicina generale, mediante l’utilizzo della rete telematica Sole e la valorizzazione della Medicina di Gruppo.
Rimanevano alcuni nodi da sciogliere, nel nuovo disegno della “Casa della salute”; vale a dire:
- La conservazione del punto di primo intervento;
- La dislocazione (che noi vorremmo a Bondeno) dell’autoambulanza e, in sostanza, la gestione dell’emergenza-urgenza h.24, sulla quale l’azienda sanitaria territoriale ha sempre preso tempo.
All’indomani del terremoto, in parziale cedimento del corpo centrale della struttura, ha avuto come conseguenze dirette la delocalizzazione di gran parte dei servizi specialistici, della lungodegenza e della Riabilitazione verso Cento o Cona, e la riduzione dei posti letto relativi, a seguito anche della disordinata
spending review imposta dal governo e malgestita dalla Regione.
Ci era stato promesso che le operazioni di verifica da parte della
commissione tecnica incaricata di stilare l’entità dei danni del “Borselli” sarebbe stata rapida e che in mancanza di concrete possibilità di recupero della struttura ospedaliera si sarebbe optato per la costruzione di una nuova clinica.
La realtà è sotto gli occhi di tutti: a quasi nove mesi dal terremoto, Bondeno è rimasto largamente sguarnito in fatto di molte delle specialità presenti ante-sisma e previste nel nuovo progetto sanitario.
Il nostro disappunto, che ho avuto modo di presentare in vari momenti e forme nei confronti del presidente della Regione, Vasco Errani, dell’assessore regionale alla sanità, Carlo Lusenti, e del direttore generale dell’Ausl, Paolo Saltari, non ci ha comunque distolti dal nostro obiettivo principale; che rimane quello di riportare a Bondeno i servizi esistenti prima del 20 maggio 2012, potenziandoli con quanto era stato deliberato dalla conferenza sociosanitaria provinciale.
Rimaniamo aperti ad un confronto con le autorità competenti, ma anche fermi nel nostro convincimento che il diritto alla salute della cittadinanza di Bondeno non debba essere messo in discussione, o minore rispetto a quello di altri cittadini della restante fetta della provincia.
La salute è un tema centrale, naturalmente, anche per un’attenta politica informativa ed educativa, che abbraccerà le scuole con progetti e laboratori mirati, principalmente sulla nutrizione; ma che  interesserà anche un pubblico adulto, nella direzione di una maggiore sensibilizzazione ai temi della prevenzione e della promozione di corretti stili di vita, con un ciclo di conferenze (“Le buone abitudini”) appena inaugurato e che porterà a Bondeno illustri esperti per parlare di buone pratiche per il nostro vivere sano.
Sul piano delle opere pubbliche.
Innanzitutto, possiamo dire che il parziale allentamento del Patto di Stabilità, ha consentito a Bondeno di poter liquidare tutte le aziende creditrici che avevano svolto interventi sul territorio; alcune delle quali accettando un pagamento procrastinato anche al 2014. Ebbene, ad eccezione di alcuni interventi legati al terremoto, per i quali attendiamo lo stanziamento di fondi commissariali, le
aziende appaltatrici sono state tutte saldate e Bondeno può vantare una condizione di assoluto rispetto degli impegni presi.
Uno degli interventi certamente più corposi e attesi è quello relativo
all’ampliamento della struttura cimiteriale, con un investimento di 432mila euro, con i quali interverremo soprattutto nella parte nuova del campo santo, dando una risposta attesa da molti cittadini.
Non vanno dimenticate neppure le opere derivanti dalla rimodulazione dei “contratti di quartiere”, le quali comprendono il restauro conservativo di Casa Bottazzi (con le sue importanti finalità sociali) e la previsione di un nuovo Centro Polifunzionale di quartiere in zona Ovest, e la manutenzione del Ponte Rana per un importo di 418mila euro. Oltre alla costruzione di 36 appartamenti ERP; nove dei quali già realizzati in via Torricelli ed altri in fase di aggiudicazione.
Negli scorsi anni, pur tra vincoli di bilancio molto rigidi imposti dall’alto, si è proceduto all’asfaltatura di diverse decine di chilometri del territorio, nel capoluogo e nelle frazioni.
L’indicazione che l’Amministrazione si è data è quella di prediligere gli interventi su strade ad alta percorribilità, per mantenere al meglio il nostro patrimonio, cercando di trovare con altri enti (come la Provincia) accordi per recuperare tratti di strada deteriorati.
Nei limiti del possibile, l’ asfaltatura delle strade del territorio proseguirà anche nel 2013, ed interesserà anche zone di periferia, come via Guido Reni e viaArgine Campo. Altri interventi sono previsti nel capoluogo: in viale Matteottiin via XX Settembre, in via Napoleonica, ed in via per Burana. Nelle frazioni, già evidenziati gli interventi a Pilastri, occorre ricordare anche quelli a
Burana,Zerbinate, lungo l’argine che collega Bondeno e Santa Bianca, ed in via Cavo Napoleonico, nel tratto che collega il capoluogo con Salvatonica.
Sperimenteremo, poi, nel corso dell’anno, anche unnuovo tipo di appalto, con interventi mirati di piccole dimensioni, ma estesi a molte strade, per cercare di recuperare quelle che presentano pericolosi avvallamenti.
In questi giorni, ci stiamo spostando nelle frazioni, per raccogliere indicazioni in modo da rendere maggiormente adatte alle esigenze dei cittadini le piste ciclabili che abbiamo in mente di realizzare, per rendere più sicuro il transito ciclopedonale nelle frazioni.
Interventi per circa 150mila euro sono stati già messi nel piano investimenti per la realizzazione della nuova pista ciclabile di
Scortichino, che integrerà quella già esistente in paese; un’altra pista ciclo-pedonale verrà realizzata ad Ospitale, dove abbiamo già sentito il parere dell’Aipo e dove si sta cercando di sviluppare con la Provincia un intervento per il rallentamento del traffico veicolare sulla strada che attraversa il paese. Infine, anche a Pilastri i cittadini e la consulta sono stati coinvolti per decidere insieme priorità e tipo di interventi, che ridisegneranno un segmento importante della viabilità locale.
Sempre in termini di sicurezza stradale, continueremo nella politica già intrapresa di installazione degli speed-chek: strumenti in grado di monitorare il traffico veicolare a scopo statistico, che all’occorrenza possono servire anche per sanzionare gli automobilisti più indisciplinati. Si tratta di uno strumento di
deterrenza, già impiegato da noi a Scortichino, in viale Passardi; a Gavello, in via Comunale, e nel capoluogo: in via XX Settembre e in viale Matteotti, dove è stato collocato l’ultimo apparecchio di questo tipo, soltanto alcune settimane fa. Da notare come anche l’applicazione del tutor, grazie all’impegno della Provincia, stia dando buoni risultati in termine di gestione del traffico, anche sulla
provinciale per Casumaro.
Proseguirà anche lo sviluppo e l’implementazione del sistema integrato di videosorveglianza dell’Alto Ferrarese.
Nelle scorse settimane, si è concluso un profondo processo di revisione dell’intero sistema, che per fortuna non ha subito lesioni o malfunzionamenti sul territorio matildeo, a seguito del sisma, al contrario di quanto accaduto in altri due Comuni aderenti al Corpo Intercomunale di Polizia Municipale.
Questo attento momento di verifica è stato anche lo spunto per cercare di migliorare lo strumento, che già si avvale di un moderno software e di una centrale operativa situata a Bondeno (Comune capofila del corpo integrato), che raccoglie le immagini delle telecamere dislocate su tutto il territorio alto-ferrarese.
In prospettiva, attingendo sia dal bando regionale di competenza, sia da risorse proprie, è intendimento dei quattro Comuni dell’area (come sapete, Vigarano è uscito attualmente dal progetto) di sviluppare ulteriormente il sistema integrato, dotandolo di nuove telecamere.
Dopo il necessario passaggio al ‘Comitato per l’ordine e la sicurezza’, ed un confronto con la Prefettura e gli altri organi competenti, si andrà al previsto raddoppio delle telecamere situate in via XX Settembre e in viale Passardi Scortichino; ed inoltre, accanto al ripristino delle telecamere nei Comuni dove sono state danneggiate, individueremo presto i siti per i nuovi punti di
osservazione elettronici , nelle frazioni matildee.
Siamo consapevoli che la semplice videosorveglianza non sia sufficiente a contrastare fenomeni come la microcriminalità, ma pensiamo che una doverosa azione di prevenzione e deterrenza sia condizione necessaria.
Anche per affiancare il lavoro ottimamente svolto dalle forze dell’ordine, con le quali il Corpo intercomunale collabora quotidianamente per quelle che sono le proprie competenze ed esperienze. Ma la sicurezza la si conquista anche con la collaborazione dei cittadini, che vanno attentamente informati, sempre in termini di prevenzione, ed attivazione: perché troppo spesso i microcrimini non vengono denunciati e l’attivazione del cittadino, nel segnalare alle forze dell’ordine il problema o episodi sospetti, è una condizione necessaria.
In questo senso, abbiamo già distribuito pieghevoli in alcune zone del territorio e procederemo all’informazione del cittadino anche in futuro.
Il modello di sicurezza dell’Alto Ferrarese, di cui Bondeno è capofila, ha interessato recentemente anche gli addetti ai lavori internazionali, al forum “Security, Democracy, and Cities: The Future of Prevention”, svoltosi a Parigidell’Efus (European Forum of Urban Security).
Soprattutto perché il nostro modello raduna attorno a sé la sicurezza urbanacon un unico database e centrale operativa, ed anche la Protezione civile dei comuni dell’area.
Un buon risultato, in questo senso, lo si è ottenuto sul campo proprio durante l’emergenza terremoto, che è stata un valido banco di prova per verificare l’efficienza della nuova centrale operativa di Protezione civile, inaugurata lo scorso autunno in via Guidorzi, che ospita anche il distaccamento volontario dei Vigili del fuoco. Divenuta, tuttavia, già sede operativa del Coc, all’indomani del 20 maggio.
Oltre a “sicurezza”, un’altra parola chiave è “trasparenza”, ed in questo senso stiamo continuando l’opera intrapresa per un
efficientamento dei servizi al cittadino. Attraverso uno sportello polifunzionale integrato con l’Urp, che migliora tempi e modalità di risposta, per raccogliere e monitorare i dati sull’utenza,consentendo di gestire al meglio le risorse umane disponibili, ed implementando un feedback continuo con il cittadino per una valutazione complessiva dei servizi stessi e per la loro programmazione. Abbiamo ottenuto buoni risultati sul piano dell’integrazione e di una migliore qualificazione degli sportelli. Senza contare che il nuovo sito web comunale rappresenta ormai un punto nodale nel rapporto con il cittadino, avendo registrato negli ultimi tempi
punte di 10mila contatti mensili.
Nell’anno in corso, si apriranno nuove opportunità anche nell’integrazione dello strumento con i social-network e nel rapporto con le associazioni operanti sul territorio e censibili online.
Siamo sicuri che il lavoro per ricostruire e rendere migliore il nostro territorio non mancherà, nei prossimi mesi, ed anche nel prossimo futuro. Pensiamo che un lavoro organico e intenso, tuttavia, sia stato iniziato e che le basi per una ripresa del territorio siano state gettate, in un’azione amministrativa che ha voluto essere
organica, valorizzando le risorse a disposizione, responsabilizzando i cittadini, e potendo contare su associazioni di volontariato (più di 130 quelle del territorio, indispensabili anche nel dopo terremoto) e forze della società civile.
Pensiamo che soltanto continuando a lavorare duramente sarà possibile, con il concorso di tutti, ciascuno per il proprio ruolo, riuscire a vincere la sfide che ci attendono.
Vi ringrazio per l’attenzione.

6 commenti:

  1. Bla Bla Bla...ormai e meno credibile di Berlusconi!!!!

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  2. Divertentissimo,chi ha scritto il testo gli autori di Crozza!

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  3. Ottimo discorso....grande Sindacone!

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  4. Complimenti Sindaco, non ti ho votato le scorse elezioni, penso che l'anno prossimo però ti voterò per il grande impegno che stai dedicando al nostro territorio e a tutti noi cittadini

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  5. Grande Alan e complimenti a tutti i tuoi collaboratori

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