AUTOGESTIONE

Il blog continua a vivere con i commenti dei lettori .....

domenica 27 maggio 2012

TERREMOTO e BUROCRTAZIA

Constato con piacere che finalmente in Comune, intendo ovviamente nel palazzo comunale, si sono dati una mossa, aggiornando il sito internet con alcune utilità per la cittadinanza duramente colpita dal terremoto. Era già stato fatto da altri comuni vicini, come era stato segnalato in questo blog Comune di Cento, Comune di San Felice Comune di Bondeno , almeno qualche cosa si è mosso, MEGLIO TARDI CHE MAI !

Mi voglio soffermare sulla pagina DOMANDE FREQUENTI SUL TERREMOTO, a cui potete accedere dalla pagina inziale del sito, vi si aprirà un file in formato pdf, con ben 22 domande e risposte. A parte la prima " qunado riapriranno i cimiteri ? " che per scaramanzia tralasciamo..... voglio richiamare la vostra attenzione alla domanda e risposta  9)
D. Posso fare intervento direttamente? Posso riparare i danni o devo aspettare? 

R. Si possono riparare i danni dopo aver regolarmente depositato una comunicazione
edilizia da parte di un tecnico professionista incaricato dal proprietario.

 ed alla domanda e risposta 20)
D. Posso eseguire i lavori senza comunicarlo al Comune?
R. No. Occorre presentare una pratica edilizia che da titolo all’avvio immediato dei
lavori

Ora capite bene che c'è da rimanere perplessi sulle risposte, soprattutto se scendiamo da marte e ci mettiamo a fianco delle persone che hanno avuto case e opifici danneggiati, che hanno forza e coraggio per ricominciare in fretta,  e che, prima di tutto, debbono cominciare a compilare delle scartofie. Prima di riparare i danno chiedi il permesso !!!

 E' pazzesco. Il popolo emiliano non è un popolo che si abbatte davanti alle catastrofi, non abbattiamolo con la burocrazia.

Egregio signor Sindaco, mi appello a Lei, ma anche all'attivissimo assesore Vincenzi, intervenite, fate qualche cosa, semplificate le procedure oppure disattendetele, esautorate i BUROCRATI che prosperano nel nostro comune la cittadinanza ve ne renderà merito.

Non facciamo come a L'Aquila, dove ci sono due miliardi di euro in cassa e non si riesce a dare il via ai lavori per problemi esclusivamente burocratici.



 

Nessun commento:

Posta un commento